Possiamo descrivere la nostra prima missione fuori dall’Italia con una scena biblica. E il seminatore uscì a seminare…. Nell’ormai lontano 1993, la nostra Congregazione gettò il primo seme fuori dall’Italia. In terra Indiana, e precisamente a Quilon – Kerala, si aprì la nostra prima opera missionaria. La piccola casa, piccola come la Casa di Nazaret, intitolata Holy Face, fu fin da subito casa di formazione, destinata ad accogliere e formare le giovani desiderose di seguire il Signore.

Poi, con il tempo, questo primo presidio è cresciuto di molto ed ha visto l’ampliarsi della Casa delle Suore e l’espandersi dell’apostolato.

Oggi, oltre ad essere casa di formazione delle candidate, l’opera offre formazione ai piccoli bambini della scuola materna. Non c’è distinzione di religione, tutti vivono e giocano insieme, tutti ricevono la stessa istruzione. È bello guardare i piccoli, vedere in loro l’innocenza di cui parla Gesù, osservarli vivere come membri di un’unica famiglia. Tra i tanti, è anche questo un modo per far conoscere il regno di Dio, e qui più che mai lo si apprezza ogni giorno quando vanno in Chiesa e pregano quell’unico Dio che tutti abbiamo.

Pensiamo a come queste religioni si sono sviluppate nel corso dei secoli. Esse possono essere paragonate ai rami maestosi di uno stesso albero, ognuna con le proprie regole, i propri gesti, i propri riti, preghiere, feste….

Le Suore, per il propagarsi del regno, dedicano il loro lavoro anche alla pastorale in parrocchia, aiutando il Parroco nella distribuzione dell’Eucaristia, percorrendo le strade di Kollam per portare Gesù ai malati… Questa è la nostra missione: fare del bene, comunque del bene, e dovunque del bene. Questa è l’esortazione del nostro Padre Fondatore alla quale noi ci atteniamo nella certezza che, giorno dopo giorno, il seme continuerà a portare frutto.